Lo scorso 28 settembre ha avuto inizio un nuovo progetto sulla valorizzazione del territorio portato avanti dal professore Roberto Copparoni, guida turistica e presidente dell’Associazione di volontariato ‘Amici di Sardegna’, in collaborazione con la Pro Loco di Cagliari e con CittadinanzaAttiva e AGS Sardegna.
Lo scopo di questo progetto, dal nome ‘Passeggiate Kalaritane” era la promozione, appunto, del territorio sardo, in particolare della città di Cagliari, facendo scoprire, o riscoprire, soprattutto ai cagliaritani, le bellezze presenti nel luogo in cui viviamo, anche se spesso tendiamo a dimenticarcene e a interessarci a quello che e sta al di fuori dei nostri contesti territoriali..
Il progetto è stato così organizzato: sette appuntamenti gratuiti in sette luoghi simbolo del capoluogo sardo. Siamo partiti col percorso archeologico della Necropoli di Tuvixeddu, una pietra miliare intrisa di cultura e storia, un luogo che fa capire tanto delle origini di Cagliari, purtroppo assolutamente non valorizzata come meriterebbe.
Il secondo appuntamento è stato invece un percorso: siamo partiti da Viale Buon cammino, nello specifico da Porta Cristina, per poi continuare col quartiere di Castello e terminare al Bastione di Saint Remy, per conoscere aspetti sconosciti ai più.
Successivamente abbiamo visitato la Laguna di Santa Gilla, in collaborazione anche con il Centro Commerciale I Fenicotteri, dove oltre a segnlaare il grave degrado in cui versa tutta l’area, si sono evidenziati diversi aspetti riguardanti l’ecosistema lagunare e le sue importanti testimonianze archeologiche, fra cui l’antica citta giudicale lagunare di Santa Igia.
Il quarto appuntamento è stato a San Bartolomeo e al fortino di Sant’Ignazio, dove ci si è soffermati sulla più importante colonia penale della Sardegna, senza trascurare le importanti testimoniante archeologiche e militari presenti sulla collina.
Per il quinto appuntamento invece abbiamo scelto il colle e il cimitero monumentale di Bonaria in collaborazione con il Comune di Cagliari Servizio cimiteri, dove sono state illustrate le bellezze monumentali e artistiche presenti nel sito e del Museo della Basilica.
Il penultimo appuntamento si è svolto al Parco di Monteclaro, nel quale si è a lungo parlato della figura di Antonio Taramelli e delle sue scoperte archeologiche riferite alla Cultura eneolitica che per diversi secoli ha vissuto in quest’area a cui è stato dato il nome di questo colle. Sono state altresì evidenziati gli aspetti antropologici, ambientali e naturalistici del compendio soffermandosi anche sulle recenti scoperte archeologiche fatte dall’Archeologo Nicola Dessì e dalla Associazione Amici di Sardegna
L’ultima tappa sarà nuovamente la Necropoli di Tuvixeddu, dando particolare risalto alle componenti antropologiche e geologiche del colle, oggi diviso da un Canyon realizzato nel 1956 dalla Italcementi di Bergamo che ha di fatto separato l’originario “unicum” collinare in due realtà oggi separate: Tuvixeddu e Tuvumannu.
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I partecipanti stanno gradendo molto l’iniziativa anche se talvolta i luoghi visitati hanno permesso di constatare l’abbandono e il degrado che regna, suscitando in loro un sentimento comune di critica e disapprovazione per il modo in cui questi luoghi vengono lasciati a loro stessi, senza essere assolutamente valorizzati, nonostante rappresentino a tutti gli effetti significativi pezzi della storia della nostra città millenaria.
Il progetto ha offerto alcune centinaia di partecipanti la possibilità di conoscere meglio il nostro capoluogo attraverso una innovativa formula espositiva dove la condivisione e la partecipazione dei contenuti proposti è stata assai gradita.
Anche per questo si sta progettando un prossimo calendario di visite a partire dal mese di gennaio 2024.