L’amico Gian Marco Farci, Archeologo, incuriosito dalla segnalazione ha sottoposto l’immagine con un programma che si chiama Dstreach, che si utilizza in prevalenza per l’analisi delle pitture rupestri. Pur non essendoci pigmenti cromatici si evidenzia la presenza di un profilo che parrebbe riprendere la ricostruzione fatta da Giovanni Mattana, il quale ha visitato la tomba di giganti Imbertighe a Borore e sulla base di alcune tracce presenti nella parte centrale, sulla roccia di basalto della stele, ci ha dato questa possibile ricostruzione.