Un progetto finanziato dalla Fondazione di Sardegna per sostenere la ricerca della sardità perduta…Un viaggio dentro la Sardegna e dentro noi stessi per riscoprire quanto di bello possiamo ancora avere dalla nostra Sardegna e, soprattutto, quanto di buono tutti noi possiamo restituire alla nostra amata terra.
NOI SIAMO SARDI
Noi siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi,
romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d’oro giallo che spiovono
sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo,
lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco,
delle onde che ruscellano i graniti antichi,
della rosa canina, del vento, dell’immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi,
di orizzonti ampi e puri, di piante fosche,
di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.
Grazia Deledda
unica italiana a vincere il Nobel per la letteratura, nel 1926
In questa poesia la poetessa esprime in poche parole il profondo amore per la propria terra e il forte legame del suo popolo, considerato come l’espressione di una fusione di civiltà e culture che nei secoli hanno vissuto nella Sardegna.
Questa è stata la poesia che ha accompagnato il progetto. Un viaggio all’interno della Sardegna e dentro noi stessi, con il fine di scoprire, sia quanto di bello possiamo ancora ricevere dalla nostra isola, sia quanto di buono tutti noi possiamo restituire alla nostra amata terra, per sostenere la ricerca della sardità perduta.
Proprio per questo motivo il progetto é intitolato: “Resilienze Culturali“. La nostra cultura è il risultato di una serie di contaminazioni che nei secoli si sono avute fra le varie popolazioni che hanno vissuto nel territorio sardo e di cui ancora oggi è possibile ritrovarne traccia.
Intervista a Tarcisio Agus, Presidente del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna
Resilienze Culturali a Senorbì e Goni
Il magnifico sito prenuragico Pranu Muttedu
Calendario Eventi
Tarcisio Agus, Presidente del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna. Una piacevolissima conversazione su ciò che la nostra isola può offire in campo culturale oggi e domani.
Questo progetto chi ha permesso di conoscere delle realtà archeologiche e paessagistiche che ci hanno riempito gli occhi e il cuore di una bellezza e di un fascino indescrivibile, ma ancora più sorprendenti sono le testimonianze concrete dei veri protganisti dei propri territori, veri esempi di #Resilienze #Culturali che ogni giorno vanno avanti nel far conoscere e amare la Sardegna.
Vorremo ringraziare tutti i collaboratori che hanno permesso di portare avanti questo entusiasmante progetto e la Fondazione di Sardegna per il contributo concesso
https://www.facebook.com/106864004436974/videos/713378199595507
Nella suggestiva cornice del Parco di Monte Claro a Cagliari, che non offre solamente un’area verde pubblica ma è la testimonianza della presenza umana fin dal Neolitico e oltre in seguito alla segnalazione e ai rinvenimenti di sepolture e di un pozzo appartenente probabilmente al periodo nuragico.
Andrea, Presidente di NurNet – La Rete dei Nuraghi e dell’ Associazione “Sulle Tracce di Dan”, grazie ai suoi lavori ci permette di conoscere le nostre origini con la rappresentazione dei noti bronzetti nuragici, abbigliamenti e armature in ogni loro peculiarità.
https://www.facebook.com/106864004436974/videos/2453030125003806
Libro su Monte prama
https://www.facebook.com/106864004436974/videos/722665631940304
Incontro con Sergio Efisio Arba e Senorbi Incontro con Simone Cirina al Nuraghe Simieri
https://www.facebook.com/106864004436974/videos/345560579870850
visite al Tempio di Antas, all’area mineraria di Masua e Nebida e alla città di Iglesias. Incontro con Tiziana Cau, Alessio Piras e Milena Minio.
Come avevamo promesso ricordo che martedi 21 luglio faremo la pulizia di un area abbandonata nei pressi di Tuvixeddu. Chi volesse partecipare a questa iniziativa può contattarci al 3383187899. Si tratta di rimuovere delle erbacce e raccogliere dei rami per evidenziare un sito che merita di essere conosciuto e valorizzato. L’intervento durerà solo alcune ore, verosimilmente dalle ore 8,30 alle ore 10,30 Non deleghiamo a altri ciò che possiamo e dobbiamo fare noi cittadini. L’abbandono e il degrado delle nostre bellezze deve essere un problema che riguarda tutti in prima persona, non solo gli enti preposti.
L’Associazione Amici di Sardegna ha realizzato un nuovo progetto sostenuto dalla Fondazione di Sardegna: “Resilienze culturali”.
Il progetto prende il via venerdi 10 luglio dalla Necropoli di Tuvixeddu a Cagliari. L’appuntamento è per le ore 19,30 con una diretta Facebook dalla pagina del gruppo:
https://www.facebook.com/www.amicidisardegna.it/
Con il presente progetto si intende realizzare una serie di eventi, manifestazioni, visite guidate e conferenze sulla cultura e storia della Sardegna, con riferimento alla conoscenza e valorizzazione delle eccellenze di cittadini presenti in Sardegna che hanno fatto delle resilienza culturale una vera e propria missione di vita. Un tangibile esempio di come la cultura e l’amore per la propria terra possano generare benessere e occupazione. Fra l’atro queste testimonianze e esperienze di vita hanno rappresentato un contributo anche alla diversificazione e all’ampliamento dell’offerta turistica regionale. Esse infatti hanno permesso di sviluppare delle manifestazioni e progetti formativi con attenzione all’inserimento socio economico delle fasce deboli della società e hanno contribuito a far nascere iniziative di marketing territoriale e incentivare il turismo sostenibile.
Con il presente progetto si intende realizzare una serie di eventi, manifestazioni, visite guidate e conferenze sulla cultura e storia della Sardegna, con riferimento alla conoscenza e valorizzazione delle eccellenze di cittadini presenti in Sardegna che hanno fatto delle resilienza culturale una vera e propria missione di vita.
Un tangibile esempio di come la cultura e l’amore per la propria terra possano generare benessere e occupazione.
Fra l’atro queste testimonianze e esperienze di vita hanno rappresentato un contributo anche alla diversificazione e all’ampliamento dell’offerta turistica regionale. Esse infatti hanno permesso di sviluppare delle manifestazioni e progetti formativi con attenzione all’inserimento socio economico delle fasce deboli della società e hanno contribuito a far nascere iniziative di marketing territoriale e incentivare il turismo sostenibile.
Il progetto prevede di realizzare nel corso di un anno una serie di eventi presso alcuni siti della Sardegna, fra cui: Tuvixeddu (Cagliari), (Senorbì), Pranu Mutteddu (Goni), Antas (Fluminimaggiore), (Orgosolo), Iglesias, Fluminimaggiore, Masua Gli incontri hanno tutti il tema della conoscenza e dell’uso responsabile e innovativo dei beni e dei giacimenti culturali che la Sardegna possiede, spesso ignorati o trascurati per favorire la condivisione e la coesione sociale. Il filo conduttore di questi eventi è la testimonianza di cittadini che dalla cultura, viva e partecipata, hanno declinato differenti registri comunicativi, spaziando fra arte. musica, manualità, performance artistiche, animazioni, ipertestualità. Infatti nel corso delle attività si realizzeranno anche una serie di eventi collaterali che arricchiranno la partecipazione. Sono previste: degustazioni di prodotti tipici; interviste, approfondimenti tematici sui territori in oggetto su flora, fauna, geologia e spiritualità. Il progetto mira a far scoprire e/o riscoprire (soprattutto ai residenti) l’importanza del lavoro svoto da alcuni cittadini che hanno investito sulla cultura sia materiale che immateriale allo scopo di offrirla in modo innovativo e sinergico attraverso processi di contaminazione fra generazioni e culture. Obiettivo finale è quello di trasferire saperi gestionali in grado di far prendere in carico e far sviluppare in loco la proposta del presente progetto, implementando la generazione diretta di risorse e attraendo proventi futuri. Il format del progetto è adattabile a qualsiasi contesto, previo opportuni adattamenti. Un ruolo particolare avranno gli animatori che faciliteranno la partecipazione e il coinvolgimento attivo del Pubblico con delle dirette su facebook. L’associazione ha maturato una significativa esperienza in questo ambito, grazie a importanti progetti realizzati fra cui un POR nell’anno 2000 Grandi manifestazioni regionali “Barumini: incontri di arte e culturale “Conoscere per essere”, finanziato dalla Ras Assessorato alla P.I. anno 2010/11 e anche campo internazionale con un progetto Erasmus e un progetto RAS L.R. n.19/96 Tunisard anno 2018.
Operativamente, si è voluti andare alla scoperta di molte di quelle eccellenze umane della nostra isola che hanno saputo trasformare la cultura e l’amore per la propria terra in benessere e occupazione, malgrado le difficoltà di questi tempi, nei quali la capacità di resilienza diventa davvero fondamentale.
Il progetto, cominciato la scorsa estate, ha offerto una serie di eventi, visite guidate e sopralluoghi (come Tuvixeddu a Cagliari, Pranu Mutteddu a Goni, il tempio di Antas a Fluminimaggiore, ma anche le aree archeologiche di Senorbì, Orgosolo, Iglesias, Fluminimaggiore e Masua), interviste, degustazioni di prodotti tipici (Covid permettendo), approfondimenti tematici sui territori in oggetto su flora, fauna, geologia e spiritualità, incontri sulla cultura e la storia della Sardegna, durante i quali è stato distribuito del materiale divulgativo da noi realizzato. In questo percorso abbiamo avuto la preziosa collaborazione di diversi enti fra cui i Anci Sardegna, Start Uno, Aps Viviscout, Urbanchalgens event, il Geoparco della Sardegna, Sardegna solidale che hanno dato un valore aggiunto al progetto, ciascuno per la propria parte.
Nelle varie tappe programmate gli attori locali sono stati i veri protagonisti. Infatti essi hanno raccontato come l’amore, la passione per la propria cultura e la conoscenza del territorio possano permettere di intraprendere delle stabili attività e dare lavoro e benessere. Le loro testimonianze ne sono state un esempio. Esse ci hanno permesso di scoprire le autentiche eccellenze rappresentate dalle persone che vivono in Sardegna, giovani e meno giovani, donne e uomini che hanno voluto e saputo investire nella cultura locale facendo della resilienza culturale una vera e propria missione di vita. Fra le tante testimonianze segnaliamo:
-Cagliari Necropoli di Tuvixeddu 10 e 21 luglio con Bonario Monzo, Massimo Dotta e Emilia Canto che ci hanno parlato di come la passione per il proprio patrimonio storico e archeologico debba condurre le persone a assumere atteggiamenti di rispetto e di salvaguardia per queste importanti risorse:
https://www.facebook.com/106864004436974/videos/318451939288294
https://www.facebook.com/www.amicidisardegna.it/videos/585241232138233
https://www.facebook.com/www.amicidisardegna.it/videos/299030457961268
-Orgosolo 24 e 28 agosto incontro con Gianfranco Crissantu e Roberto Meloni che ci hanno parlato di una comunità che nel corso degli anni ha saputo conservare il valore della tradizione in un contesto fortemente globalizzato e di come gli stessi hanno operato del favorire questo processo:
https://www.facebook.com/www.amicidisardegna.it/videos/641408436568984/
-Sud Ovest Sardegna 10/12/19/20 settembre. Tempio di Antas Fluminimaggiore con Tiziana Cau, Masua e Nebida con Alessio Piras, Iglesias con Milena Minio con i quali si sono raccolte le testimonianze di 3 giovani che hanno saputo far diventare la propria passione per il territorio una fonte di lavoro, la prima costituendo insieme a altre socio una società di servizi turistici, il secondo operando nel settore dell’escursionismo sociale e la terza collaborando con delle associazioni locali per lo studio e la conservazione della memoria storica della propria collettività:
https://www.facebook.com/106864004436974/videos/2682502088629775
-Goni e Senorbi 10/11/13 ottobre. Necropoli di Pranu Mutteddu Goni con Sergio Efisio Arba che ci ha raccontato come la sua passione sia diventata un lavoro e Nuraghe Simieri con Simone Cirina che ci ha parlato di come i giovani possono avvicinarsi alla cultura e alla storia e trovare delle opportunità lavorative:
https://www.facebook.com/106864004436974/videos/345560579870850
-Cagliari 16 ottobre intervista a Giampaolo Secci autore di una interessante e innovativa ricerca sui Giganti di Mont’e Prama: https://www.facebook.com/106864004436974/videos/722665631940304
-Cagliari Monte Claro 22 dicembre intervista a Andrea Loddo di Lanusei, artista e artigiano che realizza fedeli riproduzioni di oggetti e utensili del periodo nuragico: https://www.facebook.com/106864004436974/videos/2453030125003806
-Cagliari 23 dicembre intervista con Tarcisio Agus presidente del Geo parco della Sardegna che ci ha raccontato la sua esperienza di vita legata alla valorizzazione del patrimonio ambientale e geologico della Sardegna: https://www.facebook.com/106864004436974/videos/713378199595507
Testimonianze e esperienze di vita che hanno offerto un importante contributo alla diversificazione e all’ampliamento dell’offerta turistica in Sardegna, con nuove politiche di marketing territoriale e una maggiore attenzione verso il turismo sostenibile. Nel corso delle attività sono state condivise idee, esempi e procedure, che possono fungere da esempi virtuosi e far da apripista a tutte le energie potenziali presenti in Sardegna, pronte ad attivarsi e a liberarsi per costruire nuova ricchezza dalla cultura, se debitamente formate e supportate. Il progetto ha avuto come obiettivo quello di trasferire i saperi gestionali necessari per far sviluppare localmente gli enormi giacimenti culturali che si trovano, spesso trascurati e abbandonati, in tutta la Sardegna, che attendono solo di essere conosciuti, protetti e valorizzati. Il progetto a causa della situazione pandemica è stato modificato in corso d’opera adattandolo al mutato contesto che impediva gli assembramenti, imponendo il distanziamento fisico e l’uso delle mascherine.
Per questo motivo le visite si sono ridotte e la presenza del pubblico è stata assai limitata. Per poter garantire comunque la partecipazione si è fatto uso di dirette sui social media (Facebook) realizzando una apposita pagina dedicata al progetto “Resilienze culturali”. Questo progetto chi ha permesso di conoscere delle realtà archeologiche e paesaggistiche che ci hanno riempito gli occhi e il cuore di una bellezza e di un fascino indescrivibile, ma ancora più sorprendenti sono le testimonianze concrete dei veri protagonisti dei propri territori, veri esempi di #Resilienze #Culturali che ogni giorno vanno avanti nel far conoscere e amare la Sardegna.
Vorremo ringraziare tutti i collaboratori che hanno permesso di portare avanti questo entusiasmante progetto e la Fondazione di Sardegna per il contributo concesso.
La stampa e i media hanno più volte parlato della nostra iniziativa:
https://www.facebook.com/photo?fbid=10158423250704763&set=gm.10158207421030339
https://www.sardegnamagazine.net/da-cagliari-parte-il-progetto-resilienze-culturali/
https://www.globalnpo.org/IT/Sassari/1689914314600402/Amici-di-Sardegna-Sassari-ONLUS
https://www.sardegnamagazine.net/una-bella-proposta-per-la-sardegna-resilienze-culturali/
https://www.facebook.com/Resilienze-culturali-106864004436974
https://www.amicidisardegna.it/resilienze-culturali/
FOTOGRAFIE
VIDEO
Missione dell’Associazione Amici di Sardegna è:
- Sensibilizzare e motivare molte persone alla scoperta o alla riscoperta della propria soggettività culturale per acquisire e / o consolidare sensibilità diverse.
- Generare processi positivi di appartenenza e sviluppare una consapevolezza diffusa.
- Valorizzare la propria cultura attraverso esperienze ed emozioni.
- L’auspicio è quello di coinvolgere diverse migliaia di cittadini nel corso degli 8 eventi in programma e di ottenere il seguenti risultati:
- Aumentare l’attrattività dei territori e rafforzare l’offerta, grazie all’originalità della proposta.
- Educazione alla conoscenza e al consolidamento delle relazioni tra persone, storie e luoghi.
- Padronanza nei e dei territori coinvolti e maggiore cura dei siti proposti per avere effetti positivi.
- Possibilità per gli attori locali di replicare eventi di questa natura con il coinvolgimento di altre amministrazioni e di contrastare la vulnerabilità socio-economica dei territori.
- Migliorare il rapporto tra persone appartenenti a comunità diverse e promuovere il dialogo intergenerazionale e interculturale.
- Favorire la creazione di presidi nei siti proposti e creare partnership in grado di offrire servizi integrati stabili e innovativi.
- Migliorare l’offerta integrata del turismo socio-culturale.
- Coinvolgere gli operatori internazionali del turismo socio-culturale e ambientale.