Il generale degrado dell’ambiente urbano è oramai un fatto notorio.
Molti ne hanno fatto persino un business.
Basti pensare a chi e a quanti soldi vengono spesi per i progetti ambientali, studi, bonifiche, monitoraggi, prelievi e quant’altro e quali sono i risultati ottenuti, per capire…
Peraltro si continua a vivere nella generale indifferenza e, nella migliore delle ipotesi, nell’ignoranza che, in ogni caso, nell’era della sostenibilità, non può più scusare.
Il divario fra società desiderata e società percepita e vissuta è sempre maggiore e i margini di intervento sono sempre più ridotti.
Ma forse oggi non si desidera più niente. Si è come incapaci di sognare.
Si vuole materialisticamente tutto, subito, e basta!
Dietro le subliminali offerte commerciali, gli orpelli consumistici cosa resta?
Una società sempre più veloce, ma cinica e obesa, più interessata al reddito e al PIL, piuttosto che alla qualità della vita.
Siamo tutti più interessati a costruire anziché, capire e imparare a gestire.
Corriamo verso il consumo senza saper più aprezzare.
In questa spasmodica corsa, peraltro ben alimentata dal sistema, tutto ciò che non è strumetale al conseguimento del risultato materiale passa in secondo piano.
Ma c’è un limite a tutto!
Più volte sono intervenuto per denunciare i danni che causiamo all’ambiente, sia naturale che umano.
Oggi, sono qui a parlare, ancora una volte della sorte della laguna di Santa Gilla.
Importante area lagunare che fra pochi mesi sarà affidata in concessione. Ma a chi?
Sarò curioso di vedere quanto il Presidente Soru riuscirà a fare con i poteri forti di emanazione sindacale che, di fatto hanno avvallato, l’attuale degrado dell’intero compendio, perpeterato da pochi personaggi che, utilizzando le opportunità che il settore della pesca offriva, hanno "blindato" le sorti della laguna ai loro limiti e voleri.
Nei giorni scorsi ho fatto un sopralluogo lungo le rive della parte settentrionale della Laguna, nei territori ricadenti nei comuni di Cagliari e di Elmas.
Passeggiando in questa stetta striscia di terra, che avrebbe dovuto delimitare l’acqua della laguna dall’acqua degli scarichi, raccolti in un canale che corre lungo tutto il versante nord della laguna, ho visto impressionanti cumuli di rifiuti di ogni genere.
Colline di rottami ferrosi, piramidi di carcasse di pneumatici bruciati, elettrodomentici di vario tipo, cassette di plastica ed imballaggi di polistirolo, batterie esauste, mobili ed arredi, olii e liquami di orìgni genere, praterie di bottiglie vuoto a perdere, eternit e calcinacci, scatole piene di ricevute fiscali e fatture e tanto altro ancora.
Inoltre ho potuto notare, sotto un suggestivo quanto intonato cielo plumbeo, decine di pesci morti, anche di discrete dimensioni, quali spigole e muggini, galleggiare, trascinati lentamente da una corrente sempre più ostacolata dai rifiuti gettati dentro il canale.
Occhio non vede e cuore non duole!
In certi punti l’acqua del canale è talmente pesante che sulla sua superficie ci passeggiano i volatili. Ho anche provato a verificare la consistenza del manto fortemente tossico che ricopre l’acqua. In diversi punti lo spessore è anche di alcuni centimetri.
Certo le canne e il fogliame aiutano questo ristagno, ma l’uomo fa molto di più per determinare la morte biologica di questo canale.
E poi, questa opera a che cosa è servita?
I miliardi spesi dalla Unione europea, dalla Regione e, per ultimo, dalla Provincia di Cagliari che benefici hanno dato al Compendio, se poi non ci si preccupa di gestire correttamente gli interventi effettuati?
Non comprendo perchè nel 2007 sia ancora possibile che dei Comuni e dei privati possano scaricare in laguna i loro liquami.
E poi gli scarichi "canalizzati" lungo le rive di Santa Gilla, senza alcun trattamento, vanno a finire nel porto di Cagliari a Sa Scafa, e dunque?
Ricordo a tutti che in questa area vengono stabilmente prodotto mitili e frutti di mare che inspiegabilmente finiscono poi sulle nostre tavole per essere consumati.
Chi controlla i controllori, quando i controllori hanno interesse solo garantire "pochi posti di lavoro" e a far crescere, comunque il fatturato?
Ci sono tanti modi per nascondere dei dati oggettivi o per minimizzare dei dati certi.
Ma questa è una considerazione politica che ci porterebbe lontano dal nostro obiettivo.
In altre parole, si vorrebbe che la collettività, magari attraverso la costituzione di una sola Autorità lagunare*, riuscisse a riappropiarsi dell’intero compendio dove, da secoli e in tempi non sospetti, essa ha posto le proprie radici.
Roberto Copparoni
* Attualmente i protagonisti che si affacciano sulla laguna sono oltre 50, spesso ciascuno presenta una soluzione diversa per Santa Gilla:
Comune di Cagliari
Comune di Elmas
Comune di Assemini
Comune di Capoterra
Comune di Uta
Comune di Decimoputzu
Comune di Decimomannu
E tutti gli altri Comuni che sono attraversati dal rio Mannu e rio Cixerri nei cui terreni vengono utilizzati fito farmaci e pesticidi agricoli, nonchè scarichi abusivi.
Autorità portuale
Porto canale
CASIC
Capitaneria di Porto
Guardia Costiera
Aeroporto di Elmas
Aeronautica Militare,
Marina Militare,
Esercito Italiano
Ministero delle Finanze
Ministero dell’Ambiente
Ministero delle Politiche agricole
Ministero della Difesa
Ministero dei Trasporti
CNEL
CNR
Soprintendenza Archeologica
Soprintendenza Paesaggistica
Assessorati Comunali, difesa dell’Ambiente, pianificazione dei servizi e servizi tecnoloogici, programmazione, protezione civile, attività produttive, igiene e sanità
Provincia di Cagliari
Assessorati Provinciali Ambiente, sviluppo economico, Programmazione, protezione civile
Regione Sardegna
Assessorato alla difesa dell’ambiente, agricoltura, sanità, cultura e ambiente, programmazione, enti locali, Protezione civile
CREL
Camera di Commercio
Legapesca delle Cooperative,
AGC pesca
Federcopesca
Federpesca,
Consorzio ittico Santa Gilla,
Pescatori indipendenti
Pescatori abusivi
Arsellai
Miticoltori
Tiscali
Fattorie Corte Balletto
ASL
ARPA
Carabinieri
Guardia di Finanza
Polizia
Università di Cagliari
Unione europea (SFOP)
ANAS
CTM
ARST
Abbanoa
Telecom
Saline Contivecchi
La residenza del Sole
Centro Commerciale i gabbiani
Syndial
Snam
ENEL
ENICHEM
AGIP
E ultimi, ma non ultimi, tutti noi che dobbiamo riuscire a vivere…