Venerdì 12 dicembre 2014, alle ore 9,30 del mattino, presso l’aula Magna dell’Istituto Pertini di Cagliari, verrà presentato il progetto “Radici nell’acqua”. Iniziativa che per la prima volta vede l’Amministrazione scolastica (Istituto Professionale di Stato Pertini di Cagliari), il Ministero dei Beni culturali (Soprintendenza Archeologica di Cagliari) e il mondo del volontariato (Associazione Amici di Sardegna ONLUS) collaborare per la realizzazione di un importante progetto di ricerca e di studio sul compendio lagunare dei Santa Gilla. Un positivo esempio di come la scuola si interfacci con il territorio e i suoi attori per adeguarsi alle sfide del futuro.
In particolare la classe III A dei Servizi Turistici dell’Istituto Pertini sarà impegnata in attività di studio e ricerca, nonché in attività laboriatoriali finalizzate alla ricostruzione storica e funzionale che la laguna di Santa Gilla ha avuto dal periodo neolitico fino all’era giudicale.
Scopo del progetto è quello di sensibilizzare la pubblica opinione sull’importanza e sul pieno recupero del compendio non solo da un punto di vista economico e produttivo ma anche culturale e turistico . A Tal fine verrà anche realizzato un filmato curato dagli stessi alunni.
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Radici nell’acqua – Scheda del progetto
Illustrazione sintetica progetto
Lezioni frontali, con l’ausilio di immagini e supporti multimediali, sulla conoscenza e l’importanza che la Laguna di Santa Gilla ha avuto dal Neolitico al Medioevo; per consolidare senso di identità e di consapevolezza, ripercorrendo le tappe più significative che il compendio lagunare ha avuto dal neolitico fino al periodo medioevale .Visita guidata al Museo Archeologico con analisi dei materiali provenienti dall’area proposta. Verifica finale con proposta di itinerari archeologico-paesaggistici sulle sponde della laguna.
Denominazione Istituzione scolastica
Istituto Professionale di Stato Sandro Pertini di Cagliari
Capo d’Istituto
Prof. Roberto Pianta – Dirigente 070500608
Tutor dell’Istituto
Prof. Roberto Copparoni tel 3383187899
Formazione
Fornitura di materiale informativo per i docenti.
3 Classi III – Equipe di progetto
- Maria Gerolama Messina Soprintendenza BA – Cagliari; 3400689773 – mariagerolama.messina@beniculturali.it
- Donatella Mureddu Soprintendenza BA – Cagliari; 3400830544 – donatella.mureddu@beniculturali.it
- Roberto Copparoni 3383187899 mail copparoni.roberto@tiscali.it
- Concetta Pistolesi 3334226593 mail concep@alice.it
Durata del progetto
Ottobre 2014 – maggio 2015 pari a 40 ore di attività
Fasi di lavoro:
- 3 Incontri frontali
- 1 visita guidata
- 1 verifica conclusiva
Obiettivi
Diffondere la conoscenza e l’importanza che la Laguna di Santa Gilla ha avuto nei secoli per consolidare senso di identità e di consapevolezza, ripercorrendo le tappe più significati che il compendio lagunare ha avuto dal neolitico fino al periodo medioevale, partendo proprio dal sito più significativo sviluppatosi nel cuore della laguna in era neolitica presso l’altura di Cuccuru Ibba, passando attraverso la città fenicio punica per giungere alla capitale giudicale di Santa Igia
Ambiti ed aree disciplinari
- Educazione Civica
- Storia
- Archeologia
- Antropologia
Strategie e strumenti
L’area lagunare di Santa Gilla, che delimita la città di Cagliari nella sua porzione occidentale, conserva le tracce della frequentazione dell’uomo dall’età prenuragica fino a quella medievale. Determinante nella scelta del sito e nelle modalità di insediamento, essa verrà analizzata sia relativamente agli aspetti naturali dell’ecosistema che in rapporto alle attività che vi sono state praticate dall’uomo in passato. Di seguito si ripercorrerà la storia degli insediamenti succedutisi nel tempo in quest’area prestando particolare attenzione ai cambiamenti di assetto urbanistico della città, evidenti soprattutto nel passaggio dalla dominazione punica a quella romana. Attraverso la ricostruzione del paesaggio ambientale e archeologico dell’area si mira pertanto a consolidare nei ragazzi la consapevolezza del valore del territorio in cui abitano e l’importanza che rivestono tutti gli apporti culturali che hanno contribuito a delinearne la fisionomia.
- primo incontro: cappello introduttivo sull’art. 9 della Costituzione: approfondimenti sul concetto di conoscenza e tutela del patrimonio culturale. Peculiarità ambientali e paesaggistiche della laguna di Santa Gilla e della flora e fauna che vi abitano. Esame sintetico delle modifiche apportate dall’uomo all’ambiente naturale originario
- secondo incontro: analisi della successione degli insediamenti dall’età prenuragica a quella medievale, evidenziando quanto è emerso dalle campagne di scavo sia terrestre che subacqueo. Nella ricostruzione della topografia della Karalis punica e della Carales romana si presterà particolare attenzione alle problematiche legate allo sviluppo edilizio della città moderna che ha compromesso gravemente i resti archeologici e, in alcuni casi, ne ha determinato l’obliterazione pressoché totale
- terzo incontro: “In Italia più che altrove coscienza del patrimonio culturale vuol dire conoscenza della storia e senso della cittadinanza” [Salvatore Settis, Italia S.p.A. L’assalto al patrimonio culturale, Torino 2002, p. 59].
- A conclusione del ciclo di incontri ci si riallaccerà al discorso introduttivo iniziale e i ragazzi saranno invitati a commentare e approfondire questo concetto.
- Visita guidata presso il museo: Durante la visita guidata presso il museo si ripercorreranno le tappe che a partire dalla seconda metà dell’800 condussero all’interesse nei confronti della laguna. Nel 1891 ebbe luogo, ad opera dell’ispettore alle antichità Filippo Nissardi, l’esplorazione dei suoi fondali che rappresenta di fatto la prima esperienza di scavo archeologico subacqueo condotto in Sardegna. Questa e altre campagne di scavo permisero di recuperare un cospicuo numero di reperti fittili pertinenti alla classe degli oggetti votivi, anatomici e non, per la maggior parte conservati presso il museo, che saranno oggetto di analisi. Da questa disamina si passerà poi al discorso sulle officine di produzione, sulla pertinenza dei reperti ad un’area santuariale a tutt’oggi non identificata e sul loro significato in ambito cultuale.
Produzioni
- Produzione di powerpoint sulle varie vasi del progetto
- Produzione di CD conclusivo
Documentazione
Realizzazione di documentazione fotografica e video durante tutte le fasi del progetto a cura della Soprintendenza e della Scuola
Verifica e valutazione
Verifica conclusiva: Il lavoro fin qui svolto sarà propedeutico alla realizzazione, da parte dei ragazzi coinvolti nel progetto e mediante un questionario appositamente predisposto, di uno o più percorsi paesaggistico-naturali e culturali ad ampio spettro finalizzati alla conoscenza e fruizione dell’area lagunare da parte della comunità.
Presentazione e pubblicazione del progetto
Presentazione ufficiale dei risultati finali del progetto presso i soggetti promotori e realizzatori.
Pubblicazione sul sito Web del Museo Archeologico, della Soprintendenza,della Direzione Regionale e della Scuola, Facebook, Twitter.
Istituzioni Culturali
Associazione di volontariato culturale Amici di Sardegna tel 070/651884 mail amicidisardegna@tiscali.it – www.sardiniafriends@gmail.com