L’articolo di Vito Biolchini apprso oggi su:http://vitobiolchini.wordpress.com/2012/08/29/io-sto-con-i-minatori-ma-non-con-la-miniera-la-sardegna-chiuda-definitivamente-con-il-carbone-perche-il-vero-sviluppo-sta-altrove/#comment-34277
è per me pienamente condivisibile. Esso denuncia una grande verità che in pochi, ma soprattutto i Verdi, da anni segnalano senza molta fortuna…L’ambiente, soprattutto per la Sardegna, è la più importante e vera risorsa che conferisce alla nostra isola una oggettiva e tangibile specificità. Ambiente inteso non solo in senso naturalistico, ma anche come ambiente umano, fatto di testimonianze, strutture e di servizi, di produzione e di produttività non solo economica, ma anche socio culturale. I nostri vertici politici e isitutuzionali, anzichè elaborare e proporre piani pluriennali di seria riconversione produttiva ed economica che invertissero i molteplici e devastanti processi in corso (dettati più da esigenze elettorali camuffate da pseudo politiche attive del lavoro), peraltro avvallati da tutto il sisema, hanno continuato diabolicamente a perseverare verso l’assistenzialismo in danno di tutto il resto. Pochi, e fra questi tutti i Verdi che hanno elaborato per primi il concetto di “ambientalismo dentitario”, pur tra i limiti, ma in tempi non sospetti, hanno chiesto in modo chiaro e determinato di fermare le tutte le produzioni dannose e tossiche per l’ambiente e per l’uomo e di salvaguardare i posti di lavoro attraverso delle opere di riconversione aziendale e di bonifica territoriale e di sostenere la ripresa socio economica di tutte le aree inquinate (direttamente o indirettamente dallo Stato attraverso i suoi enti) cattraverso la defiscalizzazione (no Tax area) per un numero di anni sufficientemente congruo. Se è vero che anche in Italia vale il principio: “Chi inquina paga”, perchè i profitti vengono “blindati” dai proprietari delle industrie e i danni vengono spalmati sulla collettività? Perché devono pagare solo i lavoratori e i cittadini? Oggi lo Stato ha creato o avvallato un perfetto e perverso meccanismo che in modo innegabile aiuta e sostiente i grandi nomi noti dello scenario produttivo in tutte le loro performance aziendali, fra l’altro di discutibile efficacia e positività, almeno per la collettività, a danno del cittadino lavoratore e della sua dignità. E se ognuno è artefice per proprio futuro…almeno da oggi, riniziamo tutti insieme a disegnarlo in modo sostenibile, senza se, forse e ma…