Vittoria della destra alle ultime elezioni regionali in Sardegna:
un successo preannunciato?
"Adesso quelli dell’Alitalia li manderanno tutti a casa, "ma ci pensa un sacco di gente che perde il lavoro" , dice un signore ad un altro signore.
Ma sì giusto così, ha fatto proprio bene Berlusconi, non vogliono più lavorare e fanno scioperi? Tutti a casa!"al dialogo poi si aggiunge una terza voce, quella di una signora che fa notare con un sorriso soddisfatto come "Sì, sì io sono d’accordo con Berlusconi, d’altronde l’ho votato sempre fin dall’inizio".
Dialoghi come questo tra gente comune in un grande centro commerciale, sentiti un paio di mesi prima delle ultime elezioni in Sardegna che hanno sancito la vittoria del centrodestra con Cappellacci e la sconfitta di Soru fanno capire come questa vittoria fosse in qualche modo già preannunciata. Anche nei dialoghi successivi alla vittoria, la musica non pare cambiata. Un autobus carico di studenti, impiegati e pensionati ed extracomunitari diventa un piccolo osservatorio privilegiato per cercare di capire come tanti sardi e in generale come tanti italiani ancora una volta abbiano votato a destra."
Io non ho votato né voterò mai Berlusconi perché sta solo distruggendo l’Italia!", afferma l’impiegato che subito su quell’autobus si accorge di essere praticamente da solo perché la pensionata "pasionaria di Berlusca" subito ribatte che "Berlusconi è una brava persona, poverino si è costruito tutto da solo con i suoi soldi, è meglio di Prodi e vedrà che con lui la situazione in Italia migliorerà di sicuro". "Si signora le do ragione", fa eco il pensionato seduto poco più avanti a lei "Con Soru toccavamo il fondo con Berlusconi ci rialzeremo e anche con Cappellacci! Sono proprio contento di questa vittoria".
Mi azzardo ad intervenire nella discussione sostenendo che le cose non è che stiano andando proprio alla grande con il governo di centrodestra, i toni all’improvviso si alzano:"Berlusconi sta facendo tante cose positive con il suo governo, e poi ha tolto l’ICI sorride la pensionata e le si illuminano gli occhi, mentre i comunisti ci stavano portando alla rovina". L’impiegato sorride anche lui, ma solo perché finalmente è arrivata la sua fermata e può scendere, scappare via da una sorta di comizio post elettorale pro Cappellacci e Berlusconi nel quale non si accettano opinioni contrastanti. Lo studente universitario pure lui interviene nel dialogo "Signora ma guardi che l’ICI veramente l’aveva già iniziata a togliere Prodi….", subito arriva pronta la risposta. "Ma sta scherzando!Il merito è tutto di Berlusconi, è lui che l’ha tolta, e poi adesso poverino deve risolvere tutti i problemi che gli hanno lasciato i comunisti e quel Prodi là, che poi con quella faccia che aveva sempre triste non sorrideva mai, guardi guardi che bello che è Berlusconi e indica il faccione sorridente a 53 denti sulla copia del giornale in mano al pensionato. Un signore che si avvicina e che sta per scendere dall’autobus commenta che "Mah!Dove sarà tutta questa bellezza! E’ pure truccato e pare ci abbia una colata di catrame sulla testa!".
Il pensionato concorda pienamente con la signora: "Ha ragione sa, quei comunisti lì, per forza che perdono sempre con quelle facce tristi, pure Soru….Certo anche se c’è crisi, la crisi non è poi cosi grave, e poi ci vuole tanto ottimismo, bisogna sorridere sempre,come LUI, che bello che d’è" .
Rimane di nuovo in contemplazione del faccione sorridente sul giornale. Il pensionato parte con un elogio alla politica berlusconiana "E poi sa signora, Berlusconi con questa cosa che vuole mandare via i clandestini è proprio una buona decisione: ce ne sono troppi anche qui in città, magari non è ancora come al Nord, però fa bene a mandarli via sono troppo invadenti" . Lo dice quasi sottovoce per non essere sentito dal gruppetto di senegalesi che con il loro pesanti borsoni proprio in quel momento si avvicina all’uscita. Più davanti un gruppo di studenti, giornale alla mano, commenta i risultati delle elezioni "Che figata ha vinto Cappellacci! Ve lo dicevo io! E’ proprio un grande" . "Si, un grande come Berlusca, poi è anche simpatico, con lui le cose in Italia e anche in Sardegna miglioreranno di sicuro, con Soru per carità, tutto peggio andava; ma a proposito mi sapete dire ieri chi è che è uscito dal GF? Mi sono persa la puntata". "Si ho deciso quest’estate vado a fare il provino ad "Amici" e anche al GF così divento ricca e famosa",dice una delle studentesse. Le voci si perdono lontane mentre la pensionata guarda l’orologio e dice al suo vicino di posto che "Speriamo di arrivare presto che non voglio perdere il Tg di rete quattro, sa lo guardo sempre, anzi guardo solo quello perché è benfatto davvero, danno sempre belle notizie". "Si signora ha proprio ragione, anche io guardo solo quello."L’autobus arriva al capolinea come anche il dialogo, invece i pensieri e le deduzioni pratiche su come la coalizione di destra abbia potuto fare il pieno di voti no.
E’ evidente che la maggior parte dei sardi come gli italiani hanno votato a destra perché gli italiani e i sardi si identificano con le persone di successo ed aspirano al successo: soprattutto i più giovani: la loro massima aspirazione sembra quella di diventare velina o calciatore, fare i provini per entrare ad "Amici" ed avere ricchezza e successo subito. Associano Berlusconi e Cappellacci ad un’idea di ricchezza e prosperità, quidi di vittoria. Questo vale anche per le persone più anziane: la destra pare avere un’immagine più sorridente e di successo. Intervistando un paio persone per strada sul perché avessero votato a destra, alcune delle risposte sono state: "Perché senza dubbio la destra ha le idee molto più chiare, io non so se la situazione migliorerà davvero, ma certo è che di sicuro peggio di come siamo messi non si può fare",oppure: "La gente ha voglia di vedere dei cambiamenti". "La situazione mi pare stia già migliorando, basta fare il paragone con Prodi ", oppure ancora: "Ho votato a destra perché sono stufo di una sinistra che non c’è e Soru mi ha deluso"…."Perché Berlusconi ha tolto l’ICI".
Ma la destra ha vinto ancora una volta perché ha l’arma più potente dalla sua parte: il potere della televisione berlusconiana che con la sua propaganda martellante riesce davvero a modificare la percezione della realtà: ad esempio sminuendo il quadro reale dell’attuale crisi finanziaria che sta devastando il nostro paese.
Con un’informazione in cui sempre meno spazio viene dedicato a notizie sulle reali condizioni economiche che il nostro paese sta attraversando e lasciando invece sempre maggiore spazio a programmi trash che dovrebbero essere di intrattenimento, ecco che si arriva a modificare la percezione della realtà. Infatti la pensionata dell’autobus dice che bisogna sorridere come Berlusconi perché la crisi in effetti non è poi così grave, la colpa della crisi è tutta della sinistra. Questa è solo una delle tante conseguenze nefaste di questo sistema di informazione. Soru è stato sconfitto anche per questo. Un’arma della quale la sinistra può disporre per tentare di rialzarsi dalla sconfitta è senza dubbio quella di riavvicinarsi alla gente, alla realtà e ai suoi problemi concreti: primo fra tutti quello della disoccupazione e del precariato giovanile.
E questo riavvicinamento può farlo servendosi anche di uno dei mezzi di comunicazione più innovativi della nostra epoca: il web.
E’ di quest’arma che infatti la destra dimostra di avere paura, perché il web è uno strumento democratico attraverso il quale la gente può esprimersi liberamente. Basta fare un giro in rete su vari siti e blog per notare come i commenti poco positivi nei confronti di Berlusconi e della sua politica di governo siano la maggioranza.
Corre voce che un documentario non molto lusinghiero su Berlusconi, forse apparso su YouTube, sia sparito improvvisamente senza alcun motivo apparente . Censura occulta?
Ma fino a quando la destra continuerà ad esercitare il suo potere attraverso le tv, sugli autobus o nel grande centro commerciale, nella vita di tutti i giorni, continueremo a incontrare italiani e sardi convinti che in fondo sì la situazione non è poi così catastrofica basta sempre sorridere, che tanto le cose si aggiusteranno, se poi lo stipendio non c’è o quello che c’è non basta per arrivare a fine mese, beh questa è un’altra storia!
Alessandra Corona