L’insostenibile tesi…
Mesi fa vennero adottati dei severi provvedimenti di tutela integrale per la salvaguardia di Tuvixeddu.
Gli esperti della Commissine regionale nominata ad acta, fra cui il futuro Assessore, argomentarono con enfasi per la tutela integrale del compendio di Tuvixeddu, riuscendo a far prevalore il loro punto di vista, ovvero sia una visione "romantica e conservativa" dell’intera area preseravata da igni azione invasiva ed antropica.
Vennero sollevate forti polemiche al riguardo, ma alla fine prevalse il detto "Dura Lex sed lex". Poi, quasi per magia, un blasonato architetto francese ebbe l’incarico di progettare una "sistemazione dei luoghi" di Tuvixeddu e dintorni e così, il nostro Governatore con l’avvallo di alcuni fidati collaboratori, decise di portare avanti un progetto che di romantico e di conservativo aveva ben poco e che fra l’altro si limitava a tutelare (si fa per dire!) solo una parte del sito -quella di pertinenza Cuabu-mentre ignorava l’altra parte -quella di pertinenza ex Corona- proprio quella che si affaccia sulla laguna di Santa Gilla, dove c’era (il passato è doveroso…)l’antica città giudicale di Santa Igia!!!
Ma la tutela della nostra identità non era uno dei cavalli di battaglia del Presidente Soru?
Ma ritornando ai nostri eroi…
In effetti avvallando questa ipotesi gli stessi proponenti contraddicevano quanto affermato pochi mesi prima…
In realtà il futuristico progetto prevede giardini verticali, con irrigazione per aspersione, dei rondò panoramici di cui uno a 360°, cinema di "plein air" e cinama sotterraneo, Museo della storia sotteranea e per finire un ….tunnel del tempo. Un po’ come fa’Bonolis con "la macchina del Tempo di Ciao Darwin", per evidenziare la nostra stupidità e ignoranza.
Orbene, apparte il fatto che da anni certe cose furono, da tempo, già state proposte da operatori isolani, senza mai aver trovato fortuna, nonostante avessero dei cognomi meno trasalpini e, soprattutto, meno costosi, credo che, al riguardo, ci siano molte cose da chiarire.
Qui signor Presidente non si tratta di una azienda privata, magari operante nel mondo virtuale, qui si decidono le sorti reali, che riguardano non solo la nostra comunità isolana, ma di un sito che per importanza e prestigio ben figurerebbe fra i siti UNESCO.
Presidente, perché non è stato illustrato pubblicamentequesto progetto?
Peraltro, questa circostanza ha messo in difficoltà i suoi sostenitori, persino le associazioni ambientaliste a lui più vicine.
Sarò curioso di vedere cosa loro si inventeranno per argomentare a favore dell’ennesima solitaria decisione da lei assunta.
Perché, anche questa è una forma di saccheggio del colle. Non le sembra?
Certo occupazione, prestigio e tante altre belle cose potranno essere delle sue argomentazioni per sostenere la sua scelta ma, la dignità del nostro popolo conta ancora qualche cosa?
Dove andrà a finirie la visione bucolica e conservativa da dare al sito da lei fino a l’altro giorno prospettata?
Ieri si era gridato allo scandalo per l’uso improprio del catino e oggi cosa potrà dirsi!
Alla fine penso che, ieri come oggi, il tutto finirà con la tradizionale consegna di biglietti di ingresso omaggio e con qualche consulenza ed incarico.
Proprio come quando Ivano Fossati venne all’anfiteatro romano di Cagliari per ricordaci la bellezza di Tuvixeddu, con la compiacenza di quasi tutti, comprese molte associazioni ambientaliste che parteciparono allo spettacolo proprio grazie ai biglietti omaggio ricevuti per l’occasione.
Comunque, sappia che noi, anche questa volta, non ci saremo…
Roberto Copparoni
Presidente degli Amici di Sardegna ONLUS