Il silenzio nel nostro Paese viene spesso evocato in modo contrastante e contraddittorio. Infatti molti detti fanno riferimento al “silenzio” inteso come mancanza di risposte, della serie “Chi tace acconsente…” o alla necessità di non parlare, per non dare informazioni o elementi conoscitive al nemico come “Taci …il nemico ti ascolta…” di mussoliniana memoria o infine, per ricordare il senso del dovere ”Usi obbedir tacendo e tacendo morir…”
Nei nostri tempi il silenzio viene spesso evocato per interpretare il volere presunto della Pubblica amministrazione come “silenzio rifiuto o silenzio accoglimento”.
Resta il fatto che a volte il silenzio è davvero prezioso e vale oro!
Oggi il il Dott. Enrico Bondi, Commissario governativo per l’ILVA, ha perso una occasione per tacere. Egli infatti, non avendo altri argomenti per giustificare il disastro ambientale di Taranto e le manfrine sottaciute per garantire l’impunità ai “capitani di industria” e la sopravvivenza del sottobosco locale che gestiva varie rendite di posizione, senza esclusione delle agenzie funebri…ha pensato di trovare un responsabile della causa della elevata mortalità e crescita delle patologie a Taranto. Infatti il Dott. Bondi ha detto che è il fumo da tabacco che provoca tali danni a Taranto.
Secondo lui i residentii fumano molto e questo determina la crescita esponenziale delle malattie e delle morti collegate.
Del resto a Taranto si consuma molto tabacco e gli studi lo dimostrerebbero!
Ma che coglionate sono queste… Come si fa a dire questo genere di affermazioni ed essere magari pagati con denaro pubblico per essere legittimati a fare questo genere di affermazioni?!?!?
Il Decreto del fare autorizza anche questo?
Siamo giunti al capolinea.
Non siamo coglioni a cui si possono raccontare questo genere di fesserie.
Del resto come si può addebitare tale causa ai tanti bambini che si sono ammalati e che sono morti… loro non fumavano! Ma come si possono fare queste affermazioni tenuto conto che nel territorio c’è stata una mattanza di animali da allevamento nonché moria di pesci e di frutti mare…anche loro non fumavano e cosa dire della qualità della frutta e delle verdura prodotta in loco? Non credo proprio che il Dott. Bondi si cibi con questi alimenti e verdure…
A volte, almeno per senso di rispetto e di buon senso, il silenzio è davvero prezioso.
Ma Dottor Bondi, Lei non lo ha ancora capito tutto questo!
Roberto Copparoni
Verdi della Sardegna