Questa mattina circa 600 persone hanno partecipato alla iniziativa di Tuvixeddu Wive e circa la metà dei presenti hanno firmato la petizione di cui si allega copia.
In particolare sono state visitate le tombe romane del villino Serra, poste a ridosso nel versante occidentale della collina di Tuvixeddu, dietro le palazzine meglio note come ?ecomostri? realizzati in viale Sant?Avendrace dalla Ditta Cadeddu.
L?area in cui siamo entrati appartiene al Comune di Cagliari e circa due anni fa, grazie alle denuncie del nostro gruppo raccolte dalla Vostra testata, il Comune è intervenuto facendo ripulire circa 6 tombe e allontanando i ?senza Tetto ? che vi risiedevano.
La vicenda sembrava avesse preso la giusta direzione?invece oggi, nel corso della visita scopriamo che alcune tombe sono nuovamente ricoperte di rifiuti e di escrementi e che l?area ha ripreso ad essere ?frequentata?.
La cosa che più ci rattrista è che il Comune di Cagliari nonostante sia stato più volte richiesto, anche con raccomandate a/r, di affidarci in concessione GRATUITA la gestione dell?area non ci ha mai risposto. Francamente non capisco il perché!
Abbiamo chiesto l?affidamento di numerosi siti e non solo per ?.Monumenti Aperti, ma per tutto l?anno, e fra questi:
Villa di Tigellio, Grotta della Vipera, Galleria di Sant?Arennera, Tombe romane di via Sant?Avendrace, Torre della IV Regia e altri ancora?Peraltro sappiamo che altre poche associazioni da diversi gestiscono NON GRATUITAMENTE alcuni siti, senza che peraltro mai nessuno sia andato a verificare la qualità dei servizi resi ne le caratteristiche delle buste paga.
Infatti siamo sempre più convinti che le ?rendite di posizione? culturale che in questi anni sono state politicamente create non non giovi alla crescita della collettività, anzi?e che sia doveroso e necessario strappare all?indifferenza e al degrado anche questa importante area storico monumentale di Cagliari, dove fra l?altro è presente una rarissima iscrizione latina (ancora incredibilmente integra) presso la Tomba di Rubellio e realizzare un?area attrezzata di fruizione che valorizzi e protegga questo patrimonio e che offra ai cittadini e visitatori di potersi riappropriare della propria storia ed identità e che consenta ai giovani di avvicinarsi positivamente alla storia, alle tradizioni e alla cultura di una città assolutamente sconosciuta ai più.
Il pubblico è rimasto allibito nel prendere conoscenza di questo ingiustificato abbandono e soprattutto nel constatare che proprio dietro il Villino Serra, nell?area archeologica, che pare appartenesse proprio alla buonanima del Vice Sindaco di Cagliari Dott. Serra, i suoi familiari avessero realizzato una suggestiva discoteca privata.
Anche oggi il pubblico ha potuto vedere i resti della ?sala regia? ottentuta grazie allo sfondamento di una tomba romana ad arcosolio del I secolo d. C. e i bagni o le cucine ricavati da cisterne romane e da colombari, un tempo finemente decorati con policrome effigi floreali.
Ora ci domandiamo perché il Comune fa finta di non sentire e la Soprintendenza non salvaguarda quello che dovrebbe.
A chi dobbiamo rivolgerci per poter fruire in ?condizioni normali? di ciò che in altre comunità, anche meno progredite della nostra, viene normalmente offerto e tutelato, fra l?altro creando cultura e una discreta occupazione?
Anche per questo ?rebus sic stantibus? (giusto per restare in tema) non aderiremo a ?Monumenti aperti.
Roberto Copparoni
Presidente Amici di Sardegna
Comitato Tuvixeddu Wive.
FAX SIMILE DI MODULO DI SOTTOSCRIZIONE
Con la presente raccolta di firme i signori sottoscrittori dichiarano di approvare la seguente richiesta da inoltrare all?Autorità e all?Istituzioni competenti al fine di accellerare le scelte politiche in merito alla destinazione del compendio storico-archeologico e naturalistico-ambientale di Tuvixeddu.
Per quanto esposto si chiede:
1)L?imminente apertura del parco archelogico attrezzato.
2)Che il nome del Parco sia ?Parco di Tuvixeddu? dell?Area vasta di Sant?Avendrace Santa Gilla.
3)Che venga inoltrata all?UNESCO una richiesta d?inserimento dell?Area vasta di Tuvixeddu/Santa Gilla fra i siti di interesse dell?umanità, grazie alle sue specificità ambientali, uniche al mondo nel loro genere.
4)Che i residenti, gli studiosi e i rappresentanti della società civile, congiuntamente agli enti competenti siano protagonisti delle future scelte sul Parco e che siano coinvolti a pieno titolo nella programmazione e gestione delle attività.
5)Che il Parco non diventi uno statico Museo a cielo aperto, avulso dal contesto dell?Area vasta in cui esso è collocato; che non escluda la valorizzazione della città giudicale di Santa Gilla, in merito alla quale da anni si attendono seri interventi di scavo e il SIC della Laguna (sito di interesse comunitario di Santa Gilla).
6)Che si preveda una strategica estensione delle aree di massimo vincolo, soprattutto nell?area di Capo Scipione, Via San Paolo, Via Santa Gilla, Via Brenta al fine di facilitare le ricerche e gli scavi sul territorio ed acquisire nuove e preziose informazioni sulla storia della Capitale di Santa Igia, di cui non si possiedono significative conoscenze.
7)Che il quartiere di Sant?Avendrace diventi a tutti gli effetti di legge ?Centro storico? della città di Cagliari.
Cagliari 11 marzo 2007