Come noto all’inizio di questo autunno i sardi saranno chiamati a pronunciarsi in merito al quesito: Siete favorevoli o contrari alla realizzazione nel territorio della Sardegna di un impianto per la produzione e o per lo stoccaggio di scorie nucleari?
Questa potrebbe essere un’occasione irripetibile per i cittdini di manifestare con forza l’esistenza di una volontà di popolo, coesa e compatta. Tale manifestazione sarebbe una espressione di grande responsabilità che dimostrerebbe in modo inequivocabile la presenza di una coscienza collettiva, responsabile e consapevole del proprio futuro. E si badi bene, anche indipendentemente dall’esito dello stesso referendum consultivo, è auspicabile che il popolo manifesti il suo reale volere di fronte a questa importantissima scelta che nel bene o nel male segnerà il futuro della nostra isola. Peraltro, se non si dovesse raggiungere il quorum, ciò significherebbe solo una cosa, ovvero che la Sardegna non si merita questo tipo di popolazione che non si è dimostrata neppure capace di presentarsi come popolo.
Se ami la tua terra e ti senti cittadino del mondo, vota no al nucleare in Sardegna e nel resto del mondo.
Roberto Copparoni
Verdi della Sardegna -Aderente al Comitato antinucleare promotore del referendum